Durata: 10.52 min
Regia: Steph Green
Paese d’origine: Irlanda, 2007
Lingua: inglese con sottotitoli
Genere: fiction
Età consigliata: 8 – 16 anni
Parole chiave
Sinossi
Basato su un racconto di Roddy Doyle, il corto narra l’esperienza del primo giorno di scuola di Joseph, un ragazzino di origini africane appena arrivato in Irlanda. Accanto alle vicende dell’arrivo (la nuova classe, l’essere preso di mira dai bulli, i modi dell’insegnante), sequenze in flashback mostrano la vecchia scuola di Joseph, nella quale suo padre insegnava e dalla quale venne portato via da soldati armati.
Premessa
Il corto pone l’accento sugli equilibri che si creano, rompono, ricompongono quando in un gruppo arriva un nuovo componente: sui diversi atteggiamenti che si possono generare, sulle dinamiche che si innescano e sui sentimenti vengono espressi. Il corto mostra anche l’importanza delle storie di ognuno e di come sia fondamentale che in un nuovo gruppo ognuno possa essere accolto con la sua storia personale.
Tracce di discussione
La discussione sul film può aiutare gli studenti ad approfondire i temi dell’incontro, dell’importanza delle storie personali e della soluzione dei conflitti.
– Vi è mai successo a scuola o in altri luoghi di trovarvi in una situazione simile a quella del protagonista del corto? Che cosa avete provato? Immaginate che la vostra famiglia si sia trasferita in Canada da pochi giorni e che oggi sia il vostro primo giorno di scuola, con una classe nuova, con delle maestre nuove. Come lo vi immaginate?
– Può succedere all’interno di un gruppo che qualcuno venga attaccato verbalmente e/o fisicamente. Potete fare alcuni esempi che partano dalla vostra esperienza? Perché secondo voi questo accade? Siete mai stati attaccati o avete mai attaccato un vostro compagno? Vi ricordate in entrambi i casi cosa avete provato e quali erano le motivazioni che vi siete dati per l’accaduto? Vi ricordate come si è risolta la situazione? Nel corto cosa succede nel finale?
– Aiutate gli studenti a riflettere sulla dimensione emotiva dell’incontro con gli altri, sulle eventuali paure e reazioni alle paure, sui modi per incontrare l’altro senza che le reazioni di rifiuto, di chiusura, di contrasto violento prendano il sopravvento.
– Conoscete la storia dei vostri compagni? Avete mai raccontato loro la vostra? Il film mostra come alcuni gesti normalissimi della nostra quotidianità possano acquistare significati diversi in connessione ai propri ricordi e alle proprie esperienze di vita. Riflettete insieme agli studenti sull’importanza di condividere le proprie emozioni, di socializzare le proprie paure e di pensare come, attraverso il gruppo, il gioco, lo scambio, l’ascolto reciproco, sia possibile superare schemi e preconcetti che poco hanno a che vedere con la realtà ma che spesso spingono allo scontro, al rifiuto, alla violenza.
Per approfondire
GIOCO DELLA GUIDA
4. Chi c’è dietro di me?
CONSIGLIO DI LETTURA
Salviamo Said, Smadja Brigitte, Feltrinelli Kids, 2008 (dai 9 anni)
Irlandese al 57%, Roddy Doyle, Guanda, 2009 (dai 13 anni)
CONSIGLIO DI VISIONE
Pennuti Spennati, Ralph Eggleston, 2000 (dai 6 anni)
Chimamanda Adichie: i pericoli di una storia unica, TED Talks, 2009 (dai 15 anni)
GLOSSARIO: RAZZISMO
Alcuni pregiudizi possono trasformarsi in ideologie e alimentare l’odio. Una di queste ideologie è il razzismo. Il razzismo implica comportamenti discriminatori o violenti contro altre persone per la loro presunta inferiorità. È stata convinzione assai diffusa che il genere umano fosse divisibile in razze distinguibili tra loro sulla base di differenze fisiche. La ricerca scientifica ha dimostrato che le popolazioni umane non si presentano come gruppi precisamente divisi, né chiaramente distinti sotto il profilo biologico e che il concetto di razza è un’entità immaginata e un costrutto sociale. Tutti gli esseri umani appartengono alla medesima specie e dunque non ha senso parlare di razze. L’esistenza delle ideologie razziste ha avuto un impatto devastante per l’umanità: ha giustificato schiavitù, colonialismo, apartheid, sterilizzazioni forzate e stermini. È stata la base dell’ideologia nazista e dei programmi di sterminio degli ebrei e di altre popolazioni considerate inferiori. Sfortunatamente il razzismo continua a essere presente nelle società e nelle retoriche politiche dell’Europa contemporanea. Sebbene la razza non sia più considerata e accettata come categoria biologica e solo alcune minoranze credano ancora all’esistenza di razze superiori con il diritto di esercitare potere su quelle considerate inferiori, l’impatto del razzismo permane e assume differenti forme. Un esempio è il razzismo culturale o etnocentrico, ovvero la convinzione che alcune culture, solitamente la propria, siano superiori o che altre culture, tradizioni, costumi siano incompatibili con la propria.